#intervista
#voxlab Ep.58: Intervista con Andrea Gregori
Esce il 1 aprile “Lennon”, il nuovo singolo di Caravaggio
(distr. Universal). Il cantautore di Latina è in grado di scrivere
dei piccoli gioielli pop melodici che puntano alle emozioni e
lasciano il segno. Lo ha dimostrato con le canzoni
precedenti, piaciute tanto alla critica (successo a
Musicultura 2021) quanto al pubblico (“Le donne di Botero”
supera gli 80 mila stream su Spotify in meno di 2 mesi).
“Avrei voluto essere John Lennon e scrivere qualcosa di
importante per l’umanità”
Apre così “Lennon” con un’istantanea di quella che è stata la
vita di Caravaggio tra delusioni, sogni e amori. L'artista fa
della sincerità la propria cifra stilistica, nella sua musica c'è
cuore e tutto se stesso senza maschere.
Per 2 minuti e 56 secondi questa song ci proietta in una vera
e propria storia e lo fa attraverso una scrittura delicata e
avvincente. In “Lennon” si parla di quel viaggio
dall’adolescenza all’età adulta che tutti conosciamo (chi non
è stato almeno una volta ad Amsterdam in quella stagione),
dei sogni artistici che si infrangono nell’impatto con la realtà,
dell’amore (il primo, il più archetipico) e della sua assenza
(un’oscura figura genitoriale).
Il suo sound è sempre riconoscibile, indie-pop contaminato
da sonorità sinth/funk/80’s che tengono l'ascoltatore
incollato al pezzo dall'inizio alla fine. La sua vocalità
multistratificata si differenzia sempre dalla massa grazie
all’uso sapiente dei diversi registri (il falsetto ormai un
marchio di fabbrica) . Caravaggio ha personalità, non c'è
nessuno che suoni la sua stessa musica e con questo
nuovo singolo lo conferma definitivamente.
https://www.youtube.com/watch?v=QgEncS2U7zc